Bernardo Perfetti, Sjoerd Ebisch, Pasqua Mercuri, Marco Tommasi e Aristide Saggino Department of Physiology and Pharmacology, City College of New York Medical School, New York Dipartimento di Neuroscienze ed Imaging, Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara.
Riassunto. Le neuroscienze, grazie anche allo sviluppo di tecniche di indagine sempre più raffinate, hanno permesso di localizzare le aree maggiormente implicate nei compiti cognitivi più complessi e di appurare che l’intelligenza non è tanto associata alle dimensioni del cervello, quanto ad una maggiore integrità delle connessioni tra le aree cerebrali. Inoltre, è stato mostrato che capacità intellettive diverse sono associate a marcate differenze funzionali a carico della rete di aree cerebrali sottostante il comportamento intelligente e che, nonostante livelli di intelligenza simili, maschi e femmine presentano diversità in termini di attivazione. In futuro, lo studio longitudinale dell’invecchiamento normale e delle popolazioni con problemi neurologici, potranno fornire dati interessanti alla comprensione e descrizione delle basi biologiche dell’intelligenza.