La psicopatologia infantile e adolescenziale è per diversi motivi molto meno conosciuta di quella degli adulti. Per anni, infatti, la patologia delle fasce d’età infantili è stata letta, studiata e spiegata alla luce delle conoscenze che si avevano sul disagio e della psicopatologia degli adulti disconoscendo o trascurando le caratteristiche evolutive che possono influire sulle forme assunte dalla psicopatologia (House, 1999).
Da qui, la necessità di individuare precocemente situazioni di disagio psicologico, per farvi fronte con i dovuti interventi e le giuste competenze, si scontra con la difficoltà di delineare uno specifico terreno di lavoro, per anni trascurato e poco valorizzato.
I disturbi di questa fase di crescita compaiono per la prima volta durante l’infanzia o l’adolescenza, o comunque entro i 18 anni. Possono esprimersi in varie forme, agendo sul comportamento, sulla gestione dei rapporti interpersonali o sullo sviluppo cognitivo. Pertanto, si può parlare di disturbi dell’infanzia e dell’adolescenza solo in quei casi che trascendono la comune irrequietezza giovanile, soprattutto se rapportati ai comportamenti dei coetanei e al contesto socio-culturale, interferendo in modo significativo sul normale svolgimento delle attività quotidiane.
I principali disturbi dell’infanzia e dell’adolescenza sono:
- Ritardo mentale: caratterizzato da un funzionamento mentale inferiore alla media. La persona con un Ritardo mentale spesso ha numerose altre difficoltà, come, ad esempio, nel prendersi cura di se stesso, nell’adattarsi alla vita familiare e nella socializzazione in generale.
- Disturbi del comportamento dirompente: caratterizzati da un comportamento irruente. Il bambino/adolescente viola intenzionalmente e sistematicamente le regole sociali, manca di rispetto o provoca gli altri. Fanno parte di questa categoria: il Disturbo della condotta e il Disturbo oppositivo provocatorio.
- Disturbo da deficit dell’attenzione con o senza iperattività: il bambino/adolescente è sempre molto distratto. Tale disattenzione gli impedisce di socializzare convenientemente e di trarre vantaggio dal percorso scolastico. Talvolta oltre ad essere impulsivo, il bambino/adolescente tende ad essere anche eccessivamente attivo ed impulsivo. Questo disturbo è anche conosciuto con la sigla inglese ADHD(Attention Deficit / Hyperactivity Disorder).
- Disturbi emozionali, tra cui:
- Disturbo d’ansia da separazione: il bambino/adolescente vive un’ansia eccessiva per la sua età quando si allontana da casa o dalle persone per lui importanti.
- Mutismo selettivo: caratterizzato dalla incapacità di parlare in determinate situazioni sociali, nonostante in altre situazioni il bambino/adolescente sia invece capace di parlare.
- Depressione infantile e adolescenziale.
- Disturbi della Comunicazione: caratterizzati da difficoltà nell’area del linguaggio. I più importanti sono: il Disturbo dell’espressione del linguaggio, il Disturbo della fonazione, la Balbuzie.
- Disturbi dell’Apprendimento: il bambino/adolescente manifesta un rendimento scolastico inferiore agli altri, senza che ciò sia giustificato in base alla sua età, alle sue capacità e al percorso scolastico effettuato. I Disturbi dell’apprendimento principali sono: la Dislessia, la Discalculia e la Disgrafia.
- Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione: caratterizzati da un comportamento alimentare anomalo e disturbato. Comprendono: il Picacismo, il Disturbo di ruminazione, il Disturbo della nutrizione dell’infanzia o della prima fanciullezza.
- Disturbi pervasivi dello sviluppo: tutti gli aspetti dell’esistenza del bambino tendono ad essere disturbati. E’ fortemente compromessa la capacità del bambino di stabilire dei normali rapporti col mondo esterno e con le persone che lo abitano. I principali disturbi di questa categoria sono: l’Autismo, il Disturbo di Rett, il Disturbo Disintegrativo dell’Infanzia, il Disturbo di Asperger.
- Disturbi dell’evacuazione: in cui si ha una evacuazione delle feci o delle urine in luoghi inappropriati (Encopresi, Enuresi).